Tammorre da esportare, dal Vesuvio alla Svezia

Dopo la Finlandia anche la Svezia s'è interessata alle tammorre. La città di Mhalmoo ha infatti ospitato per due settimane il progetto 'Etnia e folklore campano' curato dall'Accademia Artistica Piccola Napoli di Romeo Barbaro, da anni appassionato divulgatore delle tradizioni popolari della zona vesuviana.
E così la 'Natività', le 'Feste Agostane' e i canti dei contadini che vivono alle pendici del Vesuvio con il loro patrimonio di ricordi, musiche e leggende sono risuonati nel piccolo paesino nordico dove molti giovani si sono appassionati alla costruzione di tammorre e castagnette. 'La nostra - ha spiegato Barbaro - è una storia non scritta che però trova le sue radici e la sua dimensione proprio nei racconti che ci facevano i nostri nonni e che ora noi riproponiamo ai più giovani'. L'esperienza di Barbaro, infatti, docente di ritmi e danze sul tamburo all'Accademia del Bracco, si svolge su più fronti. Sua la regia del Presepe vivente del centro antico, a Natale scorso, suoi i corsi con Legambiente per la valorizzazione del fiordo di Furore. 'Le mode si inflazionano e diventano un fatto commerciale - osserva - la nostra è cultura e come tale va tramandata'.

Donatella Longobardi
Il Mattino, 26 gennaio 2003